“I suburbi dell’area Sun Belt (Arizona, Nevada ecc. n.d.t.) proposti da questi scatti sono “assolutamente compiuti” come spiega Gielen; in parecchi casi “non si trasformano più”. Statici, cristallini, inorganici. In realtà, le loro vie scorrono fra case di pensionati: luoghi in cui ci si trasferisce dopo essere stati ciò che si voleva essere. In senso proprio, non si tratta neppure di sprawl. Ma di luoghi a sé: terminali spaziali di un viaggio del destino.”
[via Eddyburg]
[la galleria fotografica di Christoph Gielen dal New York Times]
o anche: Dell’arte di massacrare il territorio -e l’anima di chi ci abita-
anche se, forse, da terra, uno mica se ne rende conto, eh
che sta girando in tondo?
se vai a vedere su Google Earth (copiaincolla i due numeri che seguono nella casella di GE), vedrai che giramenti di testa: 33,63 -112,26
cioè, dico, mi da incredibilmente fastidio che uno degli assi passanti per il centro non sia ortogonale all’altro bensì sghembo e un po’ curvo.
Se vuoi disegnare il suburbio ideale almeno sii coerente con la geometria fino in fondo, cribbio!
(commento da pensionato)
a me invece oiace pensare che non sia sghembo ma un arco di un cerchio ancora più grande in una successione di cerchi che crescono e si rimpiccioliscono come i disegni che facevo da bambina con il compasso nuovo…
(adesso però copioincollo e vado a verificare)
*a me invece Piace pensare (sorry)
uffa, non mi dai nemmeno il tempo di correggerti.
quello che ad un rapido e geriatrico sguardo potrebbe sembrare un’aberrazione è invece una voluta ricercatezza che sottintende alla perfetta imperfezione del reale, sintesi delle rigide leggi newtoniane nonché dell’imperscrutabile -almeno per ora- teoria delle particelle subatomiche.
stai dicendo che questa non è una semplice lottizzazione ma urbanistica espressione della fisica quantistica?
cribbio!
architettura quantistica (ma anche quantura architettistica che è un termine che incute timore)
tutta la zona è un meraviglioso esempio di urbanistica-pattern!
tra l’altro ho sbagliato il copia incolla e sono finita in afghanistan. il colore di fondo non era comunque dissimile dalle aree a sud di phoenix.
HO CAPITO TUTTO!
quella non era una lottizzazione ma il disegno di un bersaglio.
Quelli del pentagono hanno fatto il tuo stesso errore e quando se ne sono accorti hanno rimediato costruendo villette per pensionati.
c’è tutta una zona simile intorno a Miami (che lì di geriatria sembra che ci campino, tra l’altro), e chissà quante altre aree bersaglio ci sono in giro, a darsi il tempo di cercarle su Google Earth
mi fate paura…
dite che anche le piramidi sono un bersaglio estruso e poligonale??….
@ele: potrebbe anche essere -in fondo se c’è chi da retta alle teorie spacciate da uno come Giacobbo, non vedo perchè non si potrebbe anche elaborare suggestive ipotesi alternative-
a questo punto si potrebbe dar il via al filone “aiming architecture”
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