Che poi questa idea di riportare il “decoro” in facciata attraverso questo sofisticato gioco di tessere in alluminio colorato non mi dispiace.
Solo che sembra che per fare questo coloratissimo cappotto esterno si siano ciucciati tutti i soldi e gli interni sembrano degli uffici di un calzaturificio del nolano (magari mi sbaglio e i calzaturifici del nolano sono fighissimi ma è la prima cosa che mi è venuta in mente per rendere l’idea e spero che i calzaturifici del nolano non se la prendano).
solo che per maneggiare i gettoni gialli e rossi occorre una roba tipo l’esoscheletro che utilizzava Ripley in Alien
ok, il prossimo megaprogetto che mi capita (!!!) mi ispiro a master mind…
io ci vedo bene king kong, già me lo vedo che, invece di combattere contro gli aerei arrampicato sul grattacielo, si impegna a una sfida mortale a forza 4: se vinco io scendi, se vinci tu ti mangi la bionda.
@Lina Bo: ci han già pensato quelli di Google con Chrome
in che senso m.arch?
nel senso che han preso spunto dal Simon per il logo del browser Chrome
ah ecco… no avevo immaginato… ma il mastermind era un altro gioco… te lo ricordi?
http://www.gamesmuseum.uwaterloo.ca/VirtualExhibits/puzzles/logic/MasterMind.jpg
a me il mastermind ha fatto sempre schifo al cubo: primo perché ero una schiappa, secondo perché la plastica della base era marrone color cacca, terzo perchè non capivo perché smeningiarsi così tanto quando potevi semplicemente disegnarci sopra le parolacce con i chiodini colorati
orpo, che cantonata!