L’ultimo numero di Architecrural Record si apre con una domanda: What Now?
Il presente è sempre un luogo precario, situato tra un passato che si è capito solo in parte e un futuro incerto. Ma l’inizio del 2011 sembra un momento particolarmente confuso, con gli architetti che si trovano di fronte a un bivio in termini di priorità sociali e professionali, temi economici e approcci progettuali. Con le tecnologie digitali che comprimono il tempo e la geografia, e le pressioni finanziarie che alzano nuovi paletti, le scelte che gli architetti faranno nei prossimi anni avranno profonde ripercussioni sulla futura professione.
Più che What Now, mi permetterei di chiedere: How much?
il presente è precario, il futuro sarà un co.co.boh
Più che a un bivio, qui sembra di essere di fronte a un semaforo. Rosso.
sempre meglio un semaforo rosso che un cartello “strada senza uscita”
sarà che noi quassù, nati in mezzo alla nebbia, siam abituati alla visuale ridotta e alla navigazione a vista, però, oh, stavolta è proprio fitta, eh
invece di un bivio mi era venuto in mente che qui siamo di fronte al BARATROoooo ma mi sembra va troppo pessimistico…
che fai, citi i bau??
giammais