Vedute dallo spazio/Ororo – Massimo Volume
Le città viste dall’alto
mi ricordano i viaggi nello spazio
L’ attimo in cui
le macchine, i palazzi
le nostre giustificazioni
cessano di essere
quello che sono
E diventano macchie
e poi punti
e poi niente
assolutamente niente
Viste a quella distanza
dove la gravità é solo un ricordo
La gravità che trattiene le mie urla
La gravità che vince le mie ragioni
Le città viste dall’alto
mi ricordano i viaggi nello spazio
E’ lì che vorrei essere
Massimiliano,
urge un tuo dj set.
Saluti,
Salvatore D’Agostino
dai su, salvatò, aiutami un po’ con qualche suggerimento ;)
Dimenticavo ma è un gruppo o un tipo di nome Massimo e di cognome Volume?