Questa settimana Pescara si mette a festa, dal 18 al 20 è un incredibile pullulare di eventi e incontri legati al Festival delle Letterature dell’Adriatico.
Tra le tante cose da fare e vedere alcune sono veramente imperdibili:
- Stefano Benni che apre il festival mercoledì 16 (non vedo l’ora!!!)
- Gianni Biondillo alla tavola rotonda Letteratura e fumetto (non vedo l’ora di vedere di persona l’uomo dalla capigliatura più soffice del mondo – e in più è architetto, ma vi rendete conto!!!)
- la mostra I maestri del fumetto italiano, una raccolta di 50 tavole originali (dico ORIGINALI) del fumetto di Tex Willer organizzata dalla scuola Comics di Pescara (qualcosa mi dice che al circolo aternino, sede della mostra, ci passerò un bel po’ di tempo…)
Insomma, mollate gli impegni, liberatevi da mercoledì fino a domenica: ci si vede in giro.
Accidenti, che meraviglia. Se trovo il tempo di informarmi ne parlo sul cesto. Grazie!
queste che ho segnalato sono le iniziative a cui voglio assolutamente partecipare, ma ci sono tantissime altre cose… ti consiglio di dare un’occhiata al programma completo che trovi sul sito del festival.
peccato non esserci.
puffpuffalo da parte mia. chissà come sarà morbidiffimo. ;-)
è in momenti come questi che l’internèt rivela la sua utilità: io sto qua alla finestrella e aspetto un bel resoconto.
Buon divertimento
ma vieni qui piuttosto, porta tutta la famiglia!
grazie dell’invito ma devo declinare perchè il fine settimana è già stato programmato da tempo (roba che i piani quinquennali di sovietica memoria al confronto son bazzecole)
aggiornamento in diretta:
ore 19.15
c’è così tanta gente che non si riesce nemmeno a entrare nella sala. L’audio è inesistente, non sentono nemmeno le prime file, figuriamoci noi che stiamo sulla porta d’ingresso.
ore 19.20
prime avvisaglie di malori e malumori
ore 19.25
vado via e per consolarmi mangio un pessimo arancino di riso comprato da Sarni
che fine ingloriosa, dopo tante aspettative…
non ti resta che affogare i dispiaceri con un 4 gusti da caprice!
macché, qui fa un freddo polare, altro che gelato, al massimo una cioccolata bollente.