Tipi da Architettura – 1° tomo.

    Tipi da Architettura.

    Gli individui che dal primo giorno di Facoltà incontrerete saranno quelli che amerete o odierete di più per i successivi 3/5 +n anni, ed è bene riconoscerli fin da subito, onde evitare spiacevoli sorprese (come ritrovarsi un Archicaddiano integralista in un gruppo da 5 persone di cui 4 Autocaddiani):

    –         Il lecchino: ben noto a tutti, poiché prolifera in qualsiasi struttura sociale piramidale, si rende piacevolmente odioso grazie al suo posto in prima fila da dove scaglia interventi fittizi semisensati, dall’alto del suo look da bravo ragazzo che porta plastici perfetti col materiale preferito dal prof. (ho visto plastici di studio fatti con la pasta di sale…)

    –         L’informatissimo: conosce alla perfezione tutti gli ultimi progetti degli architetti famosi nel mondo, e ricorda anche i particolari costruttivi visti su Detail. Passa 5-6 ore al giorno a informarsi sulle riviste del settore e 20-30 minuti a progettare: utilissimo da avere in gruppo ma un soggetto basta e avanza.

    –         Il poco diplomatico: assolutamente deleterio per la revisione con il prof. bastardo, è l’elemento migliore da avere in un gruppo se non vi piace la vita poco movimentata: poco accomodante sulle scelte altrui, cercherà sempre lo scontro per una qualsiasi modifica a suo avviso irragionevole, ogni giorno sarà una lotta per la sopravvivenza mentale. Assolutamente stimolante.

    –         Il plasticista: recupera alla scarsità dei propri progetti creando dei plastici fichissimi, il cui costo del materiale sarà quasi pari a quello dell’edificio in scala reale. Guida quasi sempre auto station-wagon o furgoni, e nella sua borsa non manca mai il kit per lavorare la balsa, archetto elettrico per il polistirolo, bisturi, 32 colle diverse, varie fatture di materiale comprato.

    –         Lo stampatore: figlio di un plotter HP e di una fotocopiatrice XEROX, sarà il primo a rompere il sogno in un laboratorio in cui il prof vi dirà: “Ragazzi, io voglio che voi stampiate il meno possibile, per cui agli inizi possiamo fare revisione sul pc” (il sogno, appunto). Quando gli altri portano le riduzioni su A3, lui porterà il progetto su rotoli di A0 di 4 metri; quando gli altri stampano su carta 120 gr., lui stamperà su carta fotografica baritata e applicata su cornici di alluminio. Non c’è gara.

    –         L’artista: è il peggior nemico del geometra (lo dico da geometra.) e del prof. di Statica. Con le sue matite 15B, ha sempre il dito indice sporco di grafite, idee stralunate apparentemente architettonicissime ma che verranno puntualmente sotterrate in fase di revisione. Per lui Autocad potrebbe essere anche una bestemmia in norvegese, mentre di Photoshop imparerà i rudimenti: Filtro artistico – Effetto pennellate, effetto acquerello etc.

    –         Il Geometra: è quasi sempre il peggior nemico dei prof di Composizione architettonica. Viene stanato il primo giorno di lab. con tattiche militari cadendo alla domanda: “Che scuola avete fatto prima dell’uni?”. Affermare di aver frequentato l’ITG vuol dire condannarsi alla mediocrità in ogni esame di Composizione… e ricevere gli sguardi compassionevoli di molti prof architetti.  Quello più furbo cercherà di spacciarsi per ex liceo scientifico, ma verrà scoperto all’esame di Disegno Automatico, dove mostrerà orgogliosamente/stupidamente dei 3d strepitosi, quando tutti gli altri non sanno ancora usare la polilinea.

    –         Quello del liceo Scientifico: personalità vincente, charme da presidente del consiglio e mentalità molto aperta, può essere un presuntuosissimo testa di BIIIP oppure uno stupendo elemento da inserire nel gruppo.
    Il testa di BIIIP si riconosce dall’arroganza con cui risponde a tutte le domande che fanno i prof del tipo “Sapete chi sono gli MVRDV?” (e in primo anno pochi lo sanno). Così lui schiaccia il banco come se fosse a Sarabanda e dice la risposta esatta. Lo stupendo elemento invece è più umile, ed è utilissimo per tutte le materie scientifiche in cui lui eccelle… perfetto quindi per ripetizioni di Mat1.

    –         Quella del liceo Classico: ho scritto QUELLA e non quello, perché non ho mai visto un ragazzo del Liceo Classico iscriversi ad Architettura. Di solito stanno tutti in Filosofia, o Lettere Moderne… o ‘ste robe qua umanistiche insomma.
    Di ragazze del liceo Classico iscritte ad Architettura ne ho conosciute alcune, e avendo anche lavorato con loro, non riesco ad esprimere una opinione il più possibile oggettiva, per cui mi astengo dal dare un giudizio. Tuttavia non riesco a soffocare  un enorme grido che mi viene dal profondo del cuore: EVITATELE.

    … to be continued.


    53 thoughts on “Tipi da Architettura – 1° tomo.

    1. Testatina e Thumbs fotografate e realizzate da UQSDA.
      Testo interamente revisionato da UQSDA,eccetto per i 2 pezzi su Liceo Scientifico e Liceo Classico: qui mi assumo le mie responsabilità per la poca obiettività.

      1. ecco. ammetti la poca obiettività, almeno. scommetto che tu sei uno dei due tipi da scientifico.
        io so quale.
        per quanto mi riguarda, sono quellA del classico. embè?, come direbbe alvar.
        non sai quel che ti perdi.
        :-P (emo con lingua, a scanso censura)

        1. Ele: magari fossi il TESTA dello scientifico.
          Ancora peggio: ggiometri.

          IphoneUser: Ehm… ma davero pure lui Classico!? Vabbè oh, lì non conoscendone nemmeno uno, non mi son mica espresso! Son inattaccabile.

    2. da geometra ammetto: con il prof. di composizione I (quello della bara di barbie per intenderci…) mi sò dovuto spacciare per liceale…ghghgh
      per le mie esperienze di laboratorio, il miglior gruppo che mi sia mai capitato era composto da me, (il geometra), un plasticista (era più fornito di un mastro ebanista…) e una stampatrice/ fanatica dei pennini: l’ideale!

    3. ebbene sì, ho fatto il classico, ma effettivamente non conosco altri ragazzi del classico che poi si siano iscritti ad architettura. In compenso conosco alcuni che hanno fatto il ragioneria.
      E comunque fare greco e latino apre la mente (così dicono).

      1. fare il classico è un po’ come fare architettura: molto interessante, molto divertente (?) ma esci che non sai stare al mondo.
        beati i geometri.

    4. il mio gruppo perfetto era:
      – 1 scientifico opz.1/plasticista
      – 1 artista/lecchino (ebbene sì, esiste)

      incutevamo timore tanto che alla fine eravamo soprannominati “i due corvi”
      cattivissimi noi!

    5. per me il primissimo dei gruppi fu: 2 ex-ragioniere una scientifica e una del tecnico femminile indirizzo fashion: grandissime risate e grossi voti!!!

    6. quella liceo classico….sono io e con poca obiettività e 10 anni di distanza dell’università posso dire è vero Andavo Evitata, non sapevo disegnare, facevo dei ragionamenti troppo profondi per essere trasferiti su tavole, relaizoni troppo chilometriche, ma quando entravo nei gruppi la lode era assicurata.
      siete fantastici.

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