Non c’è niente da fare, è sempre lui, Christoph Niemann. Questa volta, spulciando tra i suoi lavori, è spuntata questa copertina per il New Yorker (dal titolo Real Estate) in cui sogni, frustrazioni, desideri, bisogni sono espressi non attraverso le parole ma con planimetrie di abitazioni. Così lo sconforto è un monolocale, lo stress una casa con troppe stanze, una proposta di matrimonio una casa con due camere da letto, il desiderio di un cane un terrazzo abbastanza grande…
Geniale!!!
stuffy, che fine hai fatto?
Sto studiando assiduamente per diventare disoccupato!!! Ahahahah!
A parte gli scherzi prof, sto davvero studiando sperando di finire gli esami entro l’anno. In più lavoro al bar di famiglia. Per il resto tutto ok. Ti ho intravisto l’altro giorgio in facoltà… Te tutto bene?
A presto e buona pasqua!
bravo, così si fa.
Allora spero di salutarti direttamente la prossima volta.
adoro, come dicono le signore chic.