Rumore di sbarre

    L’altra sera eravamo a cena sul terrazzo. Verso le dieci, forse le dieci e un quarto, abbiamo iniziato a sentire un rumore lontano, come echi da stadio. Pensavo fossero i tifosi che gridavano intorno a dei campi da calcetto che si trovano a due passi, guardando bene, ho visto il campo illuminato ma deserto. Allora ho capito. Il frastuono veniva dal carcere che dista in linea d’aria circa mezzo chilometro, e il cui cortile illuminato è visibile anche da lontano.
    Si sentivano le sbarre battute con oggetti metallici, tamburi improvvisati, fischi e tante urla. Il rumore è durato per quasi un’ora e ieri sera si è ripetuto. Le carceri stanno scoppiando, col caldo la situazione diventa insopportabile e in tutta Italia stanno nascendo proteste finora pacifiche. Sembra che l’unico che abbia a cuore la cosa sia Pannella: ha iniziato l’ennesimo sciopero della fame.
    Intanto, a Pescara, pare che nessuno abbia sentito nulla.


    6 thoughts on “Rumore di sbarre

    1. anche io l’ho sentito … ed è vero che non ne parla nessuno tranne Pannella e … tutte le mattine c’è uno speciale sulla situazione delle carceri italiane su RaiNews … massimo rispetto per Corradino Mineo! Pare che la situazione sia davvero drammatica …

    2. A Pescara la sera stanno tutti sulla riviera a passeggiare mangiando gelati, forse lì il rumore delle sbarre battute non arriva…

    3. oggi Corradino Mineo parla del carcere di Pescara … forse i rumori lui li ha sentiti … abiterà qui vicino?

        1. altro che ironia, visto che, pare, di soldi non ce ne sono per ampliare e ristrutturare gli spazi esistenti, oltre che per i necessari addetti.

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