Questo fine settimana ci sono state così tante cose che mi sembra sia passato un mese dall’ultima volta che ne ho scritto qui sul blog. Tra la mostra di Tex, il festival delle letterature, la mostra dell’Ordine degli architetti e il Tweed ride sono riuscito anche a infilare in mezzo una due giorni buddista che mi ha lasciato la mente leggera e la schiena a pezzi.
Andiamo con ordine. La mostra delle tavole originali di Tex è bella proprio perché fa vedere i cartoncini originali dove si possono notare tutti i ripensamenti, gli errori cancellati con il bianchetto, i tratti della china ora veloci e sanguigni ora meditati e precisissimi. Un modo per apprezzare la maestria artistica e “artigianale” di alcuni grandissimi disagnatori che si sono confrontati col personaggio Tex (e con Magico Vento, che io, nella mia infinita ignoranza, pensavo fosse il nome del cavallo di Tex).
L’incontro con Biondillo è stato folgorante. Già leggerlo è un piacere ma a incontrarlo è un vero spasso. Raramente ho incontrato una persona così istrionica e divertente. Se non lo avessi conosciuto prima come scrittore, avrei pensato che il suo lavoro fosse il cabarettista. Chiunque si aspettava dalla presentazione di un romanzo a un festival della letteratura un triste e noioso scrittore che parla di endecasillibi saffici e poetiche crociane si è trovato invece un esilarante, autoironico, appassionato e schioppettante signore paffuto e riccioluto che più non si può. Ci ha raccontato della genesi del suo romanzo, della sua lunga gestazione, delle storie, e dei continenti, che vi sono racchiusi, ha fatto una bellissima e ardente descrizione del modo in cui procede quando scrive (la metafora che ha usato è quella del marinaio, che sa dove deve arrivare ma poi ama fermarsi in ogni porto che incontra lungo la rotta) e ci ha fatto ridere quando ha detto di essere stufo di essere ancora definito un “giovane scrittore”. “Secondo Arbasino, ogni scrittore – ha detto Biondillo – passa attraverso tre fasi: brillante promessa, solito stronzo e venerabile maestro. Ecco, quand’è che divento anch’io un “solito stronzo”?”
Un aneddoto. Appena arrivato a Pescara, Biondillo è stato cooptato a presenziare alla apertura di una mostra organizzata dall’ordine degli architetti. Piccolo particolare, era in contemporanea con una tavola rotonda sul rapporto tra letteratura e fumetto a cui Biondillo doveva rappresentare in pectore la letteratura.
Arriviamo trafelati alla mostra e viene detto chiesto a Biondillo, che non sapeva nulla nè della mostra, nè dell’evento, nè delle persone presenti, di tenere il discorso di apertura. Qui si è rivelato il professionista del racconto che è: senza scomporsi più di tanto ha preso la parola e fatto un discorso che parlava di architettura, città, società, speranze e delusioni della professione… Tra le cose dette ha avuto anche modo di infilare un cosa tipo (vado a memoria) “… perché l’architetto deve smettere di pensare di poter lasciare le sue deiezioni architettoniche sul foglio bianco del territorio ecc ecc”
Ecco, è stato allora, alla parola “deiezioni”, che la cravatta rosa del sindaco ha avuto un rapido quanto involontario moto di stizza provocando nel suo indossatore una semiasfissia.
È inutile dirlo, ma Biondillo a Pescara dovrebbe venire più spesso.
(un grazie a raffaella per la foto)
a proposito di deiezioni, peccato non abbia fatto in tempo a vedere la posa della pavimentazione di via firenze a pescara…
sì, così la prossima volta invece che un giallo scrive un horror
grazie a rem caronte
è stato un piacere, anzi di più!
Ciao.
Dici che la mostra merita anche per chi verrebbe da fuori?
Perché mio padre (ma un po’ anch’io) va matto per Tex, e così magari facevamo un salto a Pescara.
Grazie
certo che merita, e poi, vuoi mettere che ti faccio da guida turistica per pescara e provincia personalmente in persona?
ci prestate biondillo anche al nord?
anche un ricciolo, dai…
ci prestate biondillo anche al nord?
anche un ricciolo, dai…
si… biondillo ha messo il pepe in una serata (l’inaugurazione della mostra dell’Ordine) che stava per cominciare con un discorso del Sindaco che avrebbe detto il solito NULLA… invece con gli argomenti sul tavolo messi da Biondy ha dovuto rispondere (sempre col NULLA, ma almeno non ha potuto concentrarsi troppo su se stesso…)…
Portatecelo più spesso!!!