Vasca da giardino (koi pond)
Autore: nonno trilly (il nome reale non lo so, ma tutti lo chiamano così)
Materiali: una mezza vasca da bagno in disuso, pietre del giardino, molta malta, catenina metallica inox e tappo.
Scusate ma questa è un’opera che rasenta la genialità assoluta, è di una poesia sopraffina nonché ergonomica. Invece di buttare quelle detestabili mezze vasche, in cui invece che sdraiarsi ci si siede come sul tram, si può trasformare il tutto in una bella vasca da esterno in cui far crescere ninfee esotiche e sguazzare eleganti carpe giapponesi o nostrani pesci rossi vinti alle giostre.
Pensate alla semplicità di gestione e pulizia: basta togliere il tappo, una passata di viakal e tutto torna splendente. Mi meraviglio di come i nostri amministratori pubblici non ci abbiano ancora pensato! E poi, sai che goduria, in pieno agosto col sole che spacca le pietre, sedersi cinque minuti nelle fresche acque coi pesci che ti solleticano le piante dei piedi.
MOLTA MALTA – bello, chiamerei un gruppo così
anche a me piaceva mentre lo scrivevo.
Lo provo come mantra.