caro salvatore,
nè uno nè l’altro.
Era proprio un sogno, di quelli che si fanno la mattina prestissimo, poco prima di svegliarsi.
A cosa poi si riferisca non so, continuo a chiedermelo, ma mi sembra possa essere applicato a molti e universali ambiti.
La risposta alla tua domanda finale è: l’unione di tutte le cose.
Io la interpreto in questo modo: normalmente ci sentiamo separati da tutto e da tutti ma tale separazione è appararente. Per superare questa distinzione dobbiamo guardare al cuore delle cose, per coglierne l’intima connessione, e per far questo dobbiamo abbandonare i sensi ordinari o i modi, gli schemi, le categorie attraverso cui siamo abituati a osservare/interagire.
è un invito a “sentire” le cose più che a “osservarle”.
AST,
hai per caso letto Saramago o visto il dibattito Bersani-Renzi?
Saluti,
Salvatore D’Agostino
caro salvatore,
nè uno nè l’altro.
Era proprio un sogno, di quelli che si fanno la mattina prestissimo, poco prima di svegliarsi.
A cosa poi si riferisca non so, continuo a chiedermelo, ma mi sembra possa essere applicato a molti e universali ambiti.
Rem,
in enigmistica per scoprire il senso nascosto devi isolare le parole quindi:
vedere e tutti i suoi sensi per analogia non solo per sinonimi;
unione stessi consigli di prima;
tutte le cose o insieme o oggetti o cose in senso lato pensieri e via dicendo;
tenere;
occhi chiusi quindi affidarti ai sensi o saper ascoltare o non vedere solo con i propri occhi.
In realtà ‘vedere con gli occhi chiusi’ è un ossimoro quindi una frase acuta ma anche sciocca tocca a te scegliere.
Dovresti anche chiederti: cosa vedo con gli occhi chiusi?
Saluti,
Salvatore D’Agostino
La risposta alla tua domanda finale è: l’unione di tutte le cose.
Io la interpreto in questo modo: normalmente ci sentiamo separati da tutto e da tutti ma tale separazione è appararente. Per superare questa distinzione dobbiamo guardare al cuore delle cose, per coglierne l’intima connessione, e per far questo dobbiamo abbandonare i sensi ordinari o i modi, gli schemi, le categorie attraverso cui siamo abituati a osservare/interagire.
è un invito a “sentire” le cose più che a “osservarle”.
Rem,
hai ragione sono io che ho un problema con le parole ‘unione’ ‘definizione’ ‘soluzione’ e soprattutto ‘verità’.
S