Le parole sono importanti!

    Dopo settimane di assenza, voglio tornare con un argomento postpasquale a rischio flame: il forbitissimo lessico dell’Architetto.

    Diciamolo: specialmente in ambiente accademico, il Prof. Dott. in Architettura prova gusto nello snocciolare dei termini fuori dal comune lessico  quotidiano, da Dizionario delle Parole Difficili. (che il sottoscritto ha comprato, ma subito dopo ha perso)
    Ciò che ne esce fuori è una lingua a tutti gli effetti. Io amo chiamarla “Architettese”.
    Detto ciò, si pongono due problemi fondamentali per le matricole:
    – Evitare di pronunziare le parole FORBIDDEN.
    – Imparare a pronunziare le parole FORBITE.

    Ora dare una panoramica dei termini architettonici forbiti è quasi impossibile.
    Sono infiniti, molti sono impensabili (solo quelli che hanno fatto il classico possono padroneggiare bene [flame inside]) e soprattutto non sono richiesti in primo anno.
    Tuttavia è bene sapere che parlando bene l’Architettese avrete molte più probabilità di far colpo durante la presentazione del vostro progetto, per velocizzare le revisioni, per quel mezzo punticino in più all’esame.
    Molti 29 son voti di punizione; potevano essere 30 e lode… ma senza architettese son rimasti 29.

    Alcuni esempi veloci [Architettese / Geometrese = Italiano spicciolo]:
    – L’ipogeo, il sommerso / Le grotte
    – Mutamenti / Modifiche
    – Stanzialità /  Robe ferme
    – Trasposizione / = (ma non usato)
    – Permanenze / = (ma non usato)
    – Transumanza / intraducibile-non usato
    – Ibridato / intraducibile-non usato
    Autoreferenziale / = (ma non conosciuto da nessun geometra)

    Chiudo con le parole FORBIDDEN.
    Sono termini che vengono usati nel linguaggio comune, quello più povero, quello da matricola ex geometri/industriale/ragioneria.
    Sono termini che qualora usati vi porteranno ad una revisione più lunga, ad un professore più triste/arrabbiato, ad un voto in meno. (un 27 preso usando parole proibite = un 28 in condizioni reali = 30 parlando Architettese)

    Assolutamente da evitare:
    – La casa (riferendosi ad un edificio) [sembra stupido ma molti ci cascano]
    – La piantina (riferendosi ad una planimetria) [le prof di Rilievo potrebbero uccidervi per un “piantina” usato nel momento sbagliato] {qualora abbiate usato quella parola e siete ancora vivi… regalate una piantina di limoni alla vostra Prof di Rilievo… spesso sono acidissime}
    La cartina (idem come sopra) [anche qui, se la raccontate, siete miracolati]
    – Europaconcorsi (riferendosi a dei riferimenti progettuali) [tutti sanno che ci andate, nessuno vuole saperlo da voi]
    Render di Sketchup (riferendosi ad un “Esporta – Grafico 2d” di Sketchup) [Dai catso, se quello ti sembra un rendering…]
    Mappare un rendering (riferendosi al Texture Mapping) [dite Texture Mapping. E’ più elegante, veste meglio]
    Abbiamo plasticato tutta la notte (riferendosi al processo di creazione di un plastico) [ Evitate anche “tranzollo”, “bella di padella” e neologismi alla Dj Francesco]
    Sottoterra (riferendosi all’ipogeo, al sommerso) [Se proprio proprio non ricordate ipogeo… un “sommerso” è meno funebre di “sottoterra”]
    – Il piano comunale (riferendosi al P.R.G. o altri piani) [Specificare sempre di che piano si tratta… specialmente se siete in presenza di un Urbanista]

    Voglio ricordare che questi tips&tricks valgono soprattutto con professori Architetti.
    Avrete pochissimi giovamenti (anzi, a volte anche grattacapi) con i prof. Ingegneri.
    E’ bene tenerlo a mente; dire al prof. di Fisica Tecnica “Salve Professore, questa mane ho verificato la presenza di grafismi inutili nel mio progetto. Vorrei effettuare una revisione con lei al fine di elidere tutte le parti autoreferenziali del mio lavoro, per renderlo più armonico e nel contempo più funzionale”, non avrà alcun effetto benefico, ma vi guarderà male e probabilmente vi sfanculerà.

     

    Buona Pasqua!

     


    26 thoughts on “Le parole sono importanti!

    1. ma anche molto usati ai miei tempi: CONCEPT/idea ripetibile, TETTONICO/movimentato, GIUSTAPPOSTO/sovrapposto, AFFASTELLATO/incasinato, IBRIDATO/…,

    2. ormai ogni insegnante, sopratutto di composizione, ha il suo architettese personale che TRASPOSTO in una pubblicazione diviene linguisticamente INESTRICABILE

    3. grazie UASDA per queste perle utili alla sopravvivenza in quei tristi ma sgargianti luoghi che sono le facoltà di architettura.
      Visto che siamo in modalità DeMauro, potresti chiarirmi il significato di “tranzollo” e “bella di padella”?
      Tautologicamente grato.
      Il tuo tettonico rem

      1. Tranzollo = Tranquillo, stay cool, [es: Stai tranzollo = stai tranquillo]

        Bella di padella = Esclamazione di giubilo / espressione da usare in una supercatsola. [creata dal figlio di Facchinetti in persona]

        Queste espressioni si abbinano benissimo con abbigliamento rapper o coatto style.
        Stonano con il tweed.

    4. quoto tantissimo eviliano!!
      devo dire che essendo poi io stessa ioia, il termine mi ha garbato assai e l’ho assimilato al mio vocabolario tecnico…tecnico?
      @uasda: questo post mi è piaciuto di tranzollo, eppoi sto riincontrando un sacchiaamo di amici dell’uni percui capita a fagiuolo!

    5. Ringrazio tutti per i suggerimenti postati.
      I HAVE A DREAM: Un giorno, tutte le matricole potranno parlare comodamente architettese grazie alla raccolta di 24 fascicoli “Impara l’architettese senza sforzo” – Edizioni Architettisenzatetto.

      Sarà il 2° libro più venduto nelle facoltà dopo il best seller “Verso una Architettura”.

      Segno:
      – Concept
      – Tettonico
      – Giustapposto
      – Affastellato
      – Ibridato
      – Inestricabile
      – Tautologico / tautologia
      – Posticcio
      – Maquette
      – Obsoleto
      – Archetipo
      – Abaco (abaco tipologico / etc)
      – Paradigmatico.

      Oh matricola che capiti in questo post…
      con questi forbiti lemmi
      hai già tutto il necessario
      per fare una revisione
      che dia soddisfazione
      al prof di composizione.

    6. audiocassetta, certo, com no. È un mezzo audiovisivo vetusto ancorché retrò. AST non può prescindere da un supporto multimediale digitale.
      bella lì!

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