Divenni in seguito assistente di Oskar Fischinger, il regista, con l’intento di comporre la musica per uno dei suoi film.
Proprio a lui sentii dire: ”Ogni cosa nel mondo ha il proprio spirito, che può essere liberato mettendolo in vibrazione.”.
Iniziai così a percuotere e strofinare ogni cosa, ascoltando, per poi passare a comporre musica per percussioni che poi eseguivo con i miei amici.
Queste composizioni erano fatte da brevi motivi sia in forma di suoni che di silenzi della stessa durata, motivi che erano notati sul perimetro di un cerchio sul quale era possibile procedere sia in senso orario che antiorario.
Non usavo specificare la strumentazione, cosa che preferivo definire durante le prove, sia cercando in giro materiale sia affittando strumenti, cosa che per altro succedeva di rado vista la mancanza di soldi.
8 thoughts on “Estratti dall’autobiografia di John Cage”
Compito del giorno (come quelli della settimana di Rob Brezsny su L’Internazionale): Se ogni cosa ha uno spirito che può essere liberato mettendolo in vibrazione, qual è quella particolare cosa che vi fa vvvvvvibrrrrarrreeeeee?
Brezsny per questa settimana mi esorta a prendere le distanze dalle complicazioni. “Lascia la tua mente vuota,(….) immergiti nel brodo primordiale in cui tutto è tutto. ”
Scusa ma il compito del giorno per questa settimana fa parte delle cose complicate. chiedimi al massimo di che colore sono i miei calzini oggi.
ricordati che sono io il tuo guru e non breznev (che, diciamocelo pure, è un gran paraculo), per cui rispondi alla domanda e avrai la tua strada da seguire.
mi fa vibrare un immagine evocativa, un spot geniale in tv, un icona divertente, un riff di una musica sperimentale e ovviamente tutti questi linguaggi mixati nelle architetture…:)
invece a me fa vibrare conoscere altre persone. In generale qualunque cosa perché vibri deve entrare in contatto con qualcos’altro atrimenti rimane in stasi. Come esseri umani penso che il modo migliore sia di venire in contatto con altri esseri umani ma poi ce ne sono di particolari con cui si è particolarmente in sintonia o perché fuori dalla norma, che letteralmente ti fanno esplodere.
E poi anche i libri mi fanno vibrare un bel po’.
ridere con i bambini.
questo mi fa vibrare.
e poi l’arte.
qualcosa si apre dentro, e mi commuove.. penso a una tela di klee, alle sculture del canova..a un pezzo di joni mitchell..
Compito del giorno (come quelli della settimana di Rob Brezsny su L’Internazionale): Se ogni cosa ha uno spirito che può essere liberato mettendolo in vibrazione, qual è quella particolare cosa che vi fa vvvvvvibrrrrarrreeeeee?
Brezsny per questa settimana mi esorta a prendere le distanze dalle complicazioni. “Lascia la tua mente vuota,(….) immergiti nel brodo primordiale in cui tutto è tutto. ”
Scusa ma il compito del giorno per questa settimana fa parte delle cose complicate. chiedimi al massimo di che colore sono i miei calzini oggi.
ricordati che sono io il tuo guru e non breznev (che, diciamocelo pure, è un gran paraculo), per cui rispondi alla domanda e avrai la tua strada da seguire.
mi fa vibrare un immagine evocativa, un spot geniale in tv, un icona divertente, un riff di una musica sperimentale e ovviamente tutti questi linguaggi mixati nelle architetture…:)
invece a me fa vibrare conoscere altre persone. In generale qualunque cosa perché vibri deve entrare in contatto con qualcos’altro atrimenti rimane in stasi. Come esseri umani penso che il modo migliore sia di venire in contatto con altri esseri umani ma poi ce ne sono di particolari con cui si è particolarmente in sintonia o perché fuori dalla norma, che letteralmente ti fanno esplodere.
E poi anche i libri mi fanno vibrare un bel po’.
ridere con i bambini.
questo mi fa vibrare.
e poi l’arte.
qualcosa si apre dentro, e mi commuove.. penso a una tela di klee, alle sculture del canova..a un pezzo di joni mitchell..
che bello, per un po’ le tue parole hanno fatto vibrare anche me.
:-)