Sul New York Magazine compare questo articolo abbastanza inutile che parte da un tema importante (il riconoscimento del ruolo delle donne all’interno della disciplina a partire dal caso concreto del Premio Pritzker conferito a Venturi dimenticandosi di Denise Scott Brown) e finisce ad aneddoti raccontati da coppie di architetti più o meno famosi.
Come se l’architettura fosse l’unico campo in cui spesso le coppie si trovano a fare lo stesso lavoro insieme…
È vero che, guardandomi intorno, un numero considerevole di amici e colleghi condivide gioie e dolori di un menage professionale e famigliare ma mi sembra sia abbastanza frequente anche in altri campi.
Quando penso a un progetto mi piacerebbe non dovermi chiedere se sia stato un uomo o una donna a firmarlo e trovo avvilente credere che ci sia ancora qualcuno che pensi che se un uomo e una donna progettano insieme, l’uomo disegna e la donna prepara il caffè…
Magari in un altro universo inverso, in un’altra linea temporale, la coppia Denise Venturi e Robert Scott Brown (o qualsiasi altra permutazione degli addendi) avrebbe ricevuto il premio meritato.
Segnalato da Luca Silenzi (o Silenzi Luca)
sulle prime ho pensato che quello a sinistra fosse Ugo Gregoretti
Ora che mi ci fai pensare, è proprio Ugo Gregoretti…