Cult of Done Manifesto

    Nei momenti di stanchezza, quando sembra che portare a termine un lavoro sia più difficile che far passare un SUV attraverso una porta USB allora è il momento di dare un’occhiata a questo tridecalogo scritto da da Bre Pettis e Kio Stark e meravigliosamente illustrato da James Provost.

    1. Ci sono tre stati dell’essere. Non sapere, fare e completare.
    2. Accetta che tutto è una bozza. Aiuta a farlo.
    3. Non c’è la fase in cui mettere in bella.
    4. Fingere di sapere cosa si stia facendo è quasi lo stesso che sapere cosa si sta facendo, dunque accetta semplicemente il fatto che sai cosa stai facendo anche se non lo sai e fallo.
    5. Evita di temporeggiare. Se ci vuole più di una settimana per realizzare un’idea, abbandonala.
    6. La cosa importante di una cosa fatta non è che sia finita ma che ti permette di finire altre cose.
    7. Una volta che una cosa è fatta la puoi gettar via.
    8. Ridi della perfezione. È noiosa e ti impedisce di finire.
    9. Le persone che non si sporcano le mani hanno torto. Fare qualcosa ti da ragione.
    10. Fallire vale come finire. Lo stesso per sbagliare.
    11. Distruggere è una variante di completare.
    12. Se hai un’idea e la pubblichi su internet, vale come il fantasma di qualcosa di fatto.
    13. Una cosa fatta è il motore per molto altro.


    139 thoughts on “Cult of Done Manifesto

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti. Oppure iscriviti senza commentare.