Antonio Pelle, 24 anni, di San Luca era iscritto ad Architettura a Reggio Calabria
Il nipote del boss all’università
La truffa dei 22 esami facili
Fa errori di sintassi e ortografia ma supera nove prove in 45 giorni. «Come si chiama l’esame che devo dare?»
Giovanni Bianconi, Corriere della Sera.it
Che il nipote di un boss della ndrangheta faccia l’università è positivo, ma bisogna vedere come la fa e le intercettazioni parlano di regalie, pressioni, abboccamenti con docenti, assistenti e impiegati di segreteria.
Niente di nuovo, direte, carriere universitarie portate avanti con metodi che con il merito e lo studio hanno poco a che fare ci sono sempre state e non è detto che si tratti di mafiosi (anche se non sempre è necessario essere “battezzati” – come ci ha spiegato bene Saviano – per essere “mafiosi”, basta per percorrere strade che con la trasparenza, la democrazia, la rettitudine morale divergono non poco).
La cosa interessante della notizia, interessante per chi legge questo blog, per lo meno, è che il nipote del boss non è iscritto a economia, giurisprudenza, lingue (campi in cui un mafioso oggi deve per lo meno avere delle buone basi) ma ad architettura.
Meditate gente, meditate.
Mamma mia com’è brutto quel biglietto di auguri!!!
Sembra uno di quelli comprati alla copisteria di fronte all’università un minuto prima della laurea del tuo migliore amico perchè ti eri dimenticato di fargli il regalo e non volevi andare con le mani in mano!!!
:-D
secondo me il nostro laureando in architettura indirizzo “ndrangheta” lo avrebbe apprezzato
ho come l’impressione che ci sia un infiltrazione di spam, bisognerebbe metter a posto le guaine
un’infiltrazione, con l’apostrofo