«Venivo da una città brutta» spiega Fois «e credo che vivere in un luogo bello con cui si può avere un rapporto affettivo ed estetico aiuti i cittadini ad essere migliori. Io ad esempio solo da adulto ho scoperto l’esistenza di un piano colore, che indichi di che tonalità dipingere le facciate. Nella mia realtà ognuno verniciava le case del colore che voleva» .
Marcello Fois in Le città degli scrittori di Valentina Bernabei
Interessante iniziativa (Architettura e narrazione incontro con gli scrittori) allo scorso Cersaie che si dimostra essere non solo una fiera di mattonelle e sanitari.
mmmh…anch’io vengo da un paese (brutto, a detta di rem) dove ognuno fa la casa del colore che gli pare; non a caso ci chiamano “cani pinti”…
perché “cani”?
vabò…”cani”per il via del fortissimo campanilismo che contraddistingue gli italiani. Credo che ,aldilà degli odi tra paesi, nasca da qualcosa di concreto che ora mi sfugge…indagherò.
e pinti per il nostro modo di infischiarcene dei colori delle facciate :)
anche se a quanto pare si stanno unificando su colorazioni più simili ad agriturismi che a edifici per abitazioni…ma questa è 1 altra storia! :)
…e se provi a farti 1 “passeggiata” con gugolmmapp’ puoi renderti conto effettivamente…:)
I do not even know how I ended up here, however I thought this put up used to be good. I don’t recognise who you’re but definitely you’re going to a famous blogger should you are not already ;) Cheers!