Sul New York Observer c’è un’interessante rubrica dal nome inequivocabile: House Porn.
L’autore, tal Thornton McEnery, commenta gli appartamenti più eleganti, raffinati e costosi in giro per New York.
Il nome della rubrica dichiara l’obiettivo: soddisfare il piacere voyeristico di ognuno di noi nello sbirciare nelle case irraggiungibili, e nemmeno sognabili, dai comuni mortali. Ogni articolo è corredato da commenti ironici se non sarcastici, un po’ come se fosse una rubrica di gossip spinto che gira intorno non sulla vita dei soliti vip ma nelle loro case e nei loro armadi.
Lo spirito velenoso è onnipresente, come quando parlando di un lussuoso appartamento a Tribeca, in vendita alla modica cifra di 6,35 milioni di dollari, fa notare come la cabina armadio dei proprietari sia più grande della camera per gli ospiti o di quella dei bambini.
È come se il nostro giornalista volesse insinuare che nella scala di valori esistenziali di un anonimo stramiliardario la possibilità di trovare facilemente mutande, scarpe e camicie stirate venga prima della cura per la propria prole o per i propri amici!!!
Mi sembra un pregiudizio bell’e buono, soprattutto perché il desiderio di avere un’intera stanza come scarpiera è universale e accomuna il milionario come il poveraccio che compra le scarpe al Lidl.