Un piano colore ci salverà

    Il nostro premier di fronte a una folla addomesticata (vietato contestare) rivela qual è la struttura programmatica che si cela dietro la politica edilizia del governo e che si può sintetizzare in “burocrazia zero”.
    «Qui – ha aggiunto – si potrà fare tutto: si potrà costruire, nel rispetto delle norme edilizie, e solo dopo il Comune invierà i propri ispettori per verificare se tutto è stato realizzato nella norma».

    Nel suo comizio il premier è tutto un piano che manco Bernardo Secchi ne ha mai nominati tanti tutti insieme: piano di sgombero, piano di pulizia, di manutenzione, di viabilità di promozione turistica, piano colore “alla Portofino”, piano per il nobel della Pace all’isola di Lampedusa, piano di moratoria, piano di zona franca… è davvero incontenibile o forse è solo affetto dalla “sindrome di Mondial Casa”, mancava solo che aggiungesse “e per tutti i lampedusani che chiamano nei prossimi minuti, al “golf”, alla nuova scuola e al rimpatrio dei clandestini aggiungeremo anche una coppia di coperte in lana merinos, un ferro da stiro, una macchina da caffé e una tv a 29″ recapitati da un nostro incaricato direttamente a casa vostra.”

    Non c’è niente da fare, siamo governati da un piazzista. Un piazzista di piani colore.


    7 thoughts on “Un piano colore ci salverà

    1. …una serie di misure e agevolazioni per Lampedusa, tra cui una moratoria fiscale sulle abitazioni…il giorno dopo che ha comperato casa:)))))

    2. già rem…abbiamo il re del pantone! altro che mastrota..ci mancava un “alza la cornetta, lampedusa ti aspetta!”.
      Se rivedi il video integrale, è comico come pronuncia il termine INTERNET, sembra un 70enne che vuol dimostrare di capirne di cose che di cui non ha la minima percezione…..ah già, non sembra..è!

      1. “mi sono attaccato a internet” suona come “mi sono attaccato al telefono”, questo rivela l’idea che ha b. di internet: un grande, grosso telefono. Ve lo immaginate: pronto sono silvio, posso parlare con il signor index, index html… e dica che è urgente…

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