Il tumblr è nato e già sto partendo per la tangente.
L’idea iniziale era quella di raccogliere materiali per questa ipotetica architettura italiana, progetto tuttora valido e in corso per il quale aspetto i volenterosi contributi di voi tutti.
Quello che non immaginavo è la folle corsa alla citazione/associazione mentale che ha scatenato in me. Di fronte a un’immagine, non so resistere, il mio cervello inizia a tessere ragnatele di connessioni, si scatena un gioco delle associazioni mentali infinito.
Complice google-immagini mi perdo tra richiami e nuove suggestioni, un po’ vado alla ricerca di materiali che ricordo vagamente, un po’ mi lascio prendere dalla serendipity della navigazione.
Il tumblr si è già trasformato in una macchina che registra ricordi e nuove idee.
Per esempio.
S. spexXVII ha inserito questo:
a volte nei posti freddi…la vita all’esterno diventa proibitiva, e le strade e gli spiazzi diventano un luogo-non luogo dove la spazio separa e non avvicina le persone…
la soluzione è brutale…ne potrete trovare altre carine su europaconcorsi nella sessione “plastique fantastique”
Fa riferimento al Kuchenmonument dei Raumlabor.
il pallocino extralarge che campeggiava alla biennale di venezia nei primi giorni. Certo, col freddo, il condom XL avvicina la gente ma d’estate, chi c’è stato dentro, l’ha descritto come un vero forno a microonde ad energia solare…
Fatto sta che l’opera dei pur bravi raumlabor a me ha fatto venire in mente immediatamente il film di Woody Allen in cui il nostro viene inseguito da una megatettona spara latte.
Per non parlare poi della gente che partecipa alle interessantissime riunioni dentro il palloncino, anche quelli mi ricordano una scena del film di Woody, esattamente questa (inutile descrivervela perché se non avete mai visto il film è ora che lo facciate)
Insomma, un’immagine si tira dientro un’altra all’infinito.
Poi mi sono ricordato che di gonfiabili l’architettura è piena, ci sono progetti di Coop Himmelb(l)au, di Jeffrey Shaw ma soprattutto mi ricordavo di qualcosa di un gruppo americano completamente folle, gli Ant Farm e forse le loro strutture trasparenti e giocose richiamano una leggerezza non solo delle strutture ma anche della filosofia di vita che oggi decisamente manca.
Provate anche voi a lasciarvi guidare da ricordi e assonanze e partecipate al gioco.
ecco avevo notato questa discrepanza tra le intenzioni e la realizzazione…
ma non volevo fare la solita ioja…
in ogni caso, direi che non ci si può fare nulla.non siamo un gruppo di archicommentatori seri. NON LO SIAMO.
evviva le libere associazioni mentali. tra l’altro le tue tettone richiamano anche la foto della ragazza da ricomporre nel nido…
appena arrivato nel blog ho erroneamente letto “Palloni gonfiati e tette”; strana deriva dell’architettura, ho pensato
fresco fresco:
http://www.plataformaarquitectura.cl/2010/12/19/archipielago-de-arquitectura/
cmq ero io ad aver lasciato quel commento sui raumlabor :P …
so che dovevamo parlare di architettura italiana, ma ne ho un’altro pronto sul legno(mi perdonerete)…su tumblr sono spexXVII
lo sapevo che mi sbagliavo, correggo subito, e comunque hai visto a cosa hai dato il la?
sisi, non mi aspettavo che tutti seguissero a ruota…cmq oggi ho un test, prossimamente sarò piu assiduo :P
ma l’ultimo progetto che hai inserito nel tumblr di chi è?